Verso le elezioni 2014: Votare per Cambiare, Ugo de Carlo "Nuovo ospedale inutile; PD non all'altezza"

1. Benvenuto su Immaginando Livorno, Ugo de Carlo! Siamo ormai a ridosso delle elezioni, come sta procedendo la campagna elettorale? 

La mia campagna elettorale è soprattutto un passa parola perché lo spazio sui mezzi di comunicazione è relativo. In particolare cerco di sottolineare le inadeguatezze di chi ha governato Livorno negli ultimi vent'anni per non parlare dei precedenti, per evitare che passi la truffa di Punto a capo. Per fare punto a capo prima bisogna aver riconosciuto gli errori del passato. Se, invece, si vuole parlare delle proposte programmatiche è basta si finisce in una melassa dove tutti dicono più o meno le stesse cose.

 2. Partiamo dal principio, qual e' la tua storia? Chi e' Ugo de Carlo? 

Ugo De Carlo nasce a Viterbo nel 1957 si trasferisce a Roma a nove anni e vi rimane fino a ventidue quando, dopo il liceo, esce dall’Accademia della Guardia di Finanza. Da capitano si congeda nel 1987 avendo vinto il concorso nella magistratura ordinaria e nel 1989 assume le funzioni giudiziarie a Livorno prima come magistrato di sorveglianza, poi come sostituto procuratore ed infine come giudice civile. Nel 2007 vince il concorso per la magistratura amministrativa e va a lavorare prima a Milano e poi a Firenze. Durante la mia permanenza a Livorno ho presieduto il Centro Culturale Il Portico di Salomone che ho contribuito a creare dal 1992 al 2009. Faccio opera di volontariato nel settore della sussistenza alimentare avendo in particolare partecipato a tutte le Collette Alimentari dal 1997 al 2013.

 3. Presentare una lista a Livorno non e' mai semplice, cosa ti ha spinto a farlo? Quali i valori che ti senti di poter conferire? 

Aver visto come è ridotta questa città che avrebbe mille potenzialità a causa di una pessima amministrazione clientelare e priva di qualunque slancio innovativo. Si è distrutta ogni forma vera di partecipazione politica e va quindi ricreato un tessuto. Per dirla in breve mi piacciono due principi che ha indicato Fabrizio Barca nel suo libro La traversata: lo sperimentalismo democratico e la mobilitazione cognitiva.

4. Veniamo al programma. Quello di ora e' un periodo pieno di slogan e promesse. Cosa distingue Votare per Cambiare dalle altre liste secondo te? 

Ma i programmi per molti aspetti sono sovrapponibili ad esempio tutti hanno scoperto l’importanza di valorizzare il turismo. Quello che conta è la fiducia che ispira chi si propone alla guida della città. Chi vota deve credere che abbia la volontà e la capacità di attuare una buona amministrazione, favorendo le spinte positive che vengono dalla società ( sussidiarietà ) e cercando di stimolare una presenza imprenditoriale a Livorno.

5. Livorno cavalca le classifiche dei principali indici negativi: disoccupazione, deflazione, chiusura degli esercizi commerciali, ma anche infezioni da HIV e numero di sfratti. Qual e' la tua ricetta per porre rimedio a questa ecatombe economica e sociale? 

Ugo de Carlo
La crisi economica si può arginare creando le condizioni di una presenza imprenditoriale esterna grazie alla
semplificazione burocratica ed alle agevolazioni tariffarie ( TIA TOSAP Oneri di urbanizzazione ). Chi vuole intraprendere un’attività commerciale deve essere aiutato ad individuare i settori di nicchia che consentano di evitare la concorrenza delle grandi strutture di vendita. La politica abitativa richiede un serio monitoraggio dell’occupazione delle case popolari da parte degli aventi diritto, una politica di aiuti alla morosità incolpevole, ed un piano per giungere ad affitti concordati per chi è troppo ricco per le case popolari e troppo povero per il libero mercato. La piaga della droga a Livorno richiede politiche sociali di lungo periodo che non possono formare oggetto di promesse elettorali immediate.

6. E pensabile trovare una soluzione locale senza l'appoggio diretto delle istituzioni regionali e nazionali?

Allo Stato ed alla Regione va chiesto ciò che appartiene alla competenza ed alle risorse di tali strutture territoriali, ma bisogna saper chiedere nel modo giusto e poi usare le risorse del Comune in modo efficiente per ciò che è diretta responsabilità del Comune.

7. Livorno aveva uno dei porti più importanti d'Europa, ma dagli anni '80 ad oggi il declino e' stato inesorabile. Cosa propone Votare per Cambiare sull'argomento? Quali i passi necessari per una ripresa stabile e duratura?

Terminare la Darsena Europa con finanziamenti privati che naturalmente saranno concessi se chi mette le risorse può gestire in autonomia le strutture portuali senza doversi abbassare ai diktat di chi ha avuto monopoli passati.
Portare i binari ferroviari in porto, privatizzare in modo vero la Porto 2000 e cercare di recuperare il traffico delle crociere che è andato altrove.

 8. A Livorno si assiste da anni ad una fuga verso l'ASL di Pisa, con relativi costi di compensazione per quella labronica, finendo per impoverire l'azienda locale e alimentare questo circolo vizioso. Come risolvere la situazione? Qual e' la vostra posizione circa il nuovo ospedale? E' poi tutta li' la questione o c'è altro su cui focalizzare l'attenzione? 

Il nuovo ospedale è una struttura inutile e costosa dal momento che la sanità livornese sarà sempre un satellite di quella pisana per le scelte fatte dal piano sanitario regionale. Bisogna invece valorizzare la medicina preventiva e lo screening delle malattie più diffuse e monitorando in modo attento i rischi ambientali per la salute.

9. Livorno ha un suo patrimonio artistico di rilievo, seppur dimenticato e quasi sepolto da polvere, macerie ed incuria, come ridare lustro alla città? Avete un'idea su dove trovare eventualmente i capitali per restituire alla città i suoi monumenti storici, quali ad esempio le fortezze e le terme del corallo? Qual e' e quale sarà il vostro rapporto con le decine di associazioni culturali presenti sul territorio?

Bisogna finalmente creare il museo della città, risistemare tutto ciò che ha un valore torico artistico rendendolo anche individuabile con apposita segnaletica anche per offrirlo alla fruizione dei turisti.- I finanziamenti si trovano se il privato pensa di poter trarre un utile dalla valorizzazione dei monumenti e dei luoghi del passato come il quartiere Venezia.
Le associazioni culturali vanno valorizzate non dando risorse che non ci sono ma offrendo servizi: sale per incontri e visibilità alle iniziative.

10. A Livorno sembra essersi persa l'identità tipica delle città toscane. Pensate sia possibile recuperarla? Se si, come?

Livorno ha una sua storia che è ormai dimenticata tornare a farla conoscere significa valorizzare la vera livornesità che era la capacità di far convivere genti e religioni diverse, non quella livornesità cialtrona di cui tanti vanno fieri.

11. Parliamo delle elezioni: Qual e' l'ambizione elettorale di Votare per Cambiare? 

Di ottenere almeno una presenza in Consiglio Comunale per poter continuare a far politica seriamente dall'opposizione ed aiutare a cambiare la città ed anche la mentalità della maggior parte dei livornesi.

12. In cosa il PD non e' stato all'altezza?

In tutto.

13. Lasciamoci con una promessa per i livornesi, qualcosa di cui ti senti sicuro al 100%, un cavallo di battaglia o qualcosa di sorprendente. Ugo de Carlo promette che, se dovesse entrare a Palazzo Vecchio...

Una macchina amministrativa vicina al cittadino ( lavoro da 38 anni nello Stato e so come renderla più efficiente ), un traffico più snello senza muri da attraversare da est e ovest, una raccolta differenziata porta a porta favorendo anche la nascita di un impianto di compostaggio. Un dialogo con le forze imprenditoriali serie fuori dalla città per convincerle a venire ad investire a Livorno.

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