Verso le elezioni 2014: Movimento 5&5 "Politica come servizio civile: un mandato e a casa"

1. Benvenuto su Immaginando Livorno, Jacopo! Siamo ormai a ridosso delle elezioni e il Movimento
5 e 5 ha superato l'iniziale fase di stallo per concentrarsi sulla campagna elettorale. Come sta 
procedendo?

Risponde il Responsabile del Movimento Cinque e Cinque: purtroppo qualche giornale restio a comprendere
le novità e i cambiamenti, per riportare alla “normalità” delle altre liste la nostra originale proposta è andato
a scovare il nome di Jacopo Toninelli sulle domande ufficiali di candidatura alle elezioni, dando così ai
suoi lettori e lettrici un'informazione sbagliata. In realtà il Movimento Cinque e Cinque NON presenta un
candidato sindaco, ma una “Squadra” di nove persone, di cui fa parte anche Jacopo. Insomma, tanto per
usare una metafora sportiva, visto che Toninelli è un (bravo) pallanuotista, lui è solo quello che ha accettato di fare il “capitano” della squadra: quando bisogna andare dall'arbitro a firmare il verbale di gara è lui che ci va, ma appena scende in acqua è un giocatore come tutti gli altri e l'unica cosa che gli interessa è portare a casa il risultato. Che, tornando alla realtà politica, è quello di restituire alla città e a cittadini e cittadine la Dignità che decenni di cattiva amministrazione le hanno fatto perdere.

2. Partiamo dal principio, qual è la tua storia? Chi è Jacopo Toninelli?

Informatico specializzato in editoria e pallanuotista, oltre che impegnato nel sociale (collabora da volontario
con un'associazione che aiuta i portatori di handicap) Jacopo, come abbiamo detto, è solo uno dei nove
componenti della Squadra del Cinque e Cinque. Gli altri sono l'insegnante Stefano Chelini, la pensionata
Silvana Peloso, l'artigiano edile Luca Cintolesi, il noto scrittore Carlo Martigli, il tipografo Fulvio Tasca,
lo studente universitario Angelo Manuel Altamirano, la libera professionista Michela Bruzzone e l'agente
di commercio Linda Canestri. Se eletti, amministreranno la città insieme, senza sindaci o “capi” di alcun
genere, prendendo tutti un identico stipendio (la metà di quello di un attuale assessore). Dunque, come
diciamo scherzosamente, la città avrà “nove sindaci al prezzo di quattro assessori e mezzo”.

3. Cos'è il Movimento 5 e 5? Quali novità propone?

I Nomadi, con Guccini, cantavano già nel 1967 “...una politica che è solo far carriera”. Da allora la
situazione è addirittura peggiorata, e noi siamo convinti che non migliorerà se non si cambia IL MODO di
fare politica. Cambiare facce e sigle non serve a niente, lo vediamo tutti. Per impedire che la politica continui
a essere solo “un modo di far carriera”, vogliamo che l'impegno politico si limiti a UN SOLO MANDATO,
e poi si torni al proprio lavoro. Che diventi, insomma, una specie di Servizio Civile sul tipo della “naja” che
esisteva un tempo.
Quanto alle caratteristiche del Movimento, il nostro Statuto (lo trovate sul blog) recita: “è un'associazione politica apartitica, laica, antiautoritaria, pacifista e non violenta che ha come unico scopo quello di restituire Dignità alla città di Livorno e ai suoi abitanti attraverso la Sicurezza garantita dal Lavoro, dalla Salute, dalla Cultura e da un Ambiente rispettato.”

4. Veniamo al programma. Quello di ora è un periodo pieno di slogan e promesse. Cosa distingue, a livello locale, il Movimento 5 e 5 dalle altre liste secondo te?

Che noi non facciamo promesse (ricordate un solo programma elettorale che sia stato realizzato, negli ultimi
Movimento 5&5: la squadra 
vent'anni?). Il programma che, per legge, dovevamo presentare al momento di candidare la nostra lista,
siamo andati a chiederlo ai cittadini e alle cittadine, offrendo una porzione di Cinque e Cinque da Gagarin
a chi ci portava le sue idee. E questo non perché ci aspettassimo dai singoli cittadini chissà quali soluzioni
miracolose, ma solo per dare un segno di quello che siamo e intendiamo fare: una forza politica che vuole
amministrare la città in stretta collaborazione con cittadini, cittadine, associazioni e comitati, perché non
crediamo nelle soluzioni “calate dall'alto”. Le idee non ci mancano. Nei prossimi giorni pubblicheremo sul
nostro blog una parte delle riflessioni, considerazioni e proposte che nascono al nostro interno, ma che ci
guardiamo bene dal pensare di imporre alla cittadinanza: ogni nostra scelta, ogni nostra proposta, prima
di essere attuata sarà sottoposta al giudizio dei cittadini e delle associazioni perché possano correggerla,
arricchirla, migliorarla.

5. Livorno cavalca le classifiche dei principali indici negativi: disoccupazione, deflazione, chiusura 
degli esercizi commerciali, ma anche infezioni da HIV e numero di sfratti. Qual è la ricetta del M5 e 5 per porre rimedio a questa ecatombe economica e sociale?

Come abbiamo detto sopra, non abbiamo ricette miracolose, solo la voglia di rimboccarci le maniche e
cercare insieme ai cittadini le vie d'uscita dal tunnel in cui ci hanno infilato decenni di cattiva politica. Locale
e nazionale.

6. È pensabile trovare una soluzione locale senza l'appoggio diretto delle istituzioni regionali e nazionali?

Alcune cose sarà sicuramente possibile affrontarle e risolverle localmente. Per altre dovremo trovare
soluzioni che prevedano la partecipazione e l'appoggio di forze nazionali o addirittura europee. Essendo il
nostro un movimento locale, questi “aiuti” dovremo cercarli di volta in volta non guardando a schieramenti
prefissati, ma solo all'interesse della cittadinanza.

7. Livorno aveva uno dei porti più importanti d'Europa, ma dagli anni 80 a oggi il declino è stato 
inesorabile. Cosa propone il M5 e 5 sull'argomento? Quali i passi necessari per una ripresa stabile e duratura?

Valgono le risposte precedenti.

8. Qual è la vostra ambizione? Credete di poter arrivare in Consiglio Comunale?

Il Movimento 5 e 5 non è nato per conquistare una o due poltrone da mettere sotto il sedere di qualche nostro candidato o candidata. Abbiamo un'ambizione un po' più alta: cambiare il modo di fare politica. A Livorno e nel resto d'Italia.

9. A Livorno si assiste da anni a una fuga verso l'ASL di Pisa, con relativi costi di compensazione per quella labronica, finendo per impoverire l'azienda locale e alimentare questo circolo vizioso. Come risolvere la situazione? Qual è la vostra posizione circa il nuovo ospedale? È poi tutta lì la questione, o c'è altro su cui focalizzare l'attenzione?

Il Movimento Cinque e Cinque ha aderito praticamente dalla propria nascita al Comitato per l'ospedale
in viale Alfieri. In questo senso la nostra posizione è netta e chiara. Non riteniamo però che l'argomento
si esaurisca lì. La struttura attuale, solo parzialmente ammodernata, avrà bisogno di un nuovo progetto di
ristrutturazione, sicuramente non facile da studiare e realizzare. E resta comunque il problema più vasto di
un progetto razionale SULLA SALUTE cittadina, che dovrà tenere conto di molti fattori (a partire da quello
ambientale) e potrà nascere solo dall'incontro delle esperienze e delle idee di tutte le parti interessate. Negli
scambi di idee al banchetto per la raccolta delle firme a sostegno della petizione ci è capitato di ascoltare
gli argomenti di persone contrarie al mantenimento dell'ospedale nella sua sede attuale, e alcuni erano
ragionevoli. Una proposta di ristrutturazione che voglia dimostrarsi efficace dovrà tenere conto anche di
quelli.

10. Livorno ha un suo patrimonio artistico di rilievo, seppur dimenticato e quasi sepolto da polvere, macerie e incuria; come ridare lustro alla città? Avete un'idea su dove trovare eventualmente i capitali per restituire alla città i suoi monumenti storici, quali ad esempio le fortezze e le terme del Corallo? Qual è e quale sarà il vostro rapporto con le decine di associazioni culturali presenti sul territorio?

Siamo appena nati, e non abbiamo particolari rapporti pregressi con comitati e associazioni. Abbiamo però
già segnalato sopra l'importanza che attribuiamo al rapporto con tutte le forze vive della città. Livorno, pur
non essendo una città artisticamente, urbanisticamente e storicamente paragonabile a Pisa, Firenze o Siena,
ha moltissimi punti di forza (il mare per primo) per attrarre un turismo di qualità che potrebbe cominciare
a portare risorse economiche. Queste, se utilizzate per un continuo miglioramento della città, potrebbero
avviare un circuito virtuoso capace di tirarci fuori dall'attuale palude stagnante dell'economia locale. Ma non
si può farlo che se TUTTA la città collabora all'operazione.

11. A Livorno sembra essersi persa l'identità tipica delle città toscane. Pensate sia possibile recuperarla? Se sì, come?

Livorno, nel contesto toscano, ha caratteristiche sue particolari. Crediamo che a quelle debba attingere per
recuperare e rinforzare un “amore per la città” che già ora le attira molte simpatie nel resto d'Italia. Non è un
caso se noi abbiamo messo il Cinque e Cinque nel nostro nome: dobbiamo ripartire dalle piccole cose che
rappresentano l'anima di Livorno, per ritrovarci.

12. Come pensate di rendere la città più attrattiva per l'imprenditoria?

La devastante miscela di nuove tecnologie, globalizzazione, “gabbia” dell'euro e finanza selvaggia stanno
sconvolgendo l'intero sistema economico dell'Occidente. Il mondo dell'imprenditoria e del lavoro come
l'abbiamo conosciuto negli ultimi decenni non tornerà più, e noi non abbiamo certo la ridicola pretesa, da
Livorno, di influire su un simile cambiamento, addirittura epocale. Possiamo solo cercare di comprendere
con esattezza quello che sta succedendo, per poter essere almeno pronti a “salire” rapidamente sui treni delle nuove economie che prenderanno il posto di quelle che stanno scomparendo.

13. In quanto lista civica vi accusano di non avere competenze e di non essere in grado di governare, una volta eletti. In effetti Livorno è una città importante, seppur in crisi, con un bilancio sostanzioso, un porto, l'accesso all'autostrada, un litorale rinomato, una filiera del petrolchimico e altre decine di questioni di grande rilevanza. Vi sentite in grado di accettare la sfida? Come rispondete alle provocazioni?

Siamo nati con l'intento di riportare il sorriso in città, non certo di farci venire un travaso di bile dando
ascolto a “provocazioni” di qualsiasi genere. La pretesa che solo i “politici esperti” siano in grado di
governare ci fa però sorridere: se così fosse, Livorno non sarebbe ridotta come è, visto che a governarla
da decenni sono appunto i politici di professione. Invece è proprio la loro “professionalità” il problema:
la loro unica preoccupazione, infatti, non è occuparsi del bene comune, ma del loro interesse privato, a
cominciare dalla necessità di trovare, al termine di ogni mandato, una nuova poltrona su cui appoggiare il
posteriore. Così le stesse facce e gli stessi nomi passano da un incarico di consigliere a quello di assessore,
e poi sindaco, parlamentare, dirigente di azienda pubblica o partecipata, o di qualche Fondazione creata
appositamente. Non c'è da meravigliarsi se, intanto, non trovano il tempo di occuparsi delle città che sono
chiamati ad amministrare.
Quanto alla nostra presunta mancanza di “competenza”, se scorrete l'elenco dei nove componenti della
Squadra del Cinque e Cinque troverete un imprenditore che tutti i giorni affronta i problemi della gestione
di un'azienda tipografica, un insegnante innamorato da sempre del suo lavoro e della politica, un esperto
di finanza che ha avuto la capacità di reinventarsi come scrittore (di successo), una pensionata con
un'esperienza pluridecennale nel campo delle politiche sociali e dell'immigrazione, uno sportivo che da anni
allena squadre giovanili, un artigiano nel campo dell'edilizia, uno studente universitario peruviano che ha
anche lavorato come operaio in varie ditte... e così via. E, intorno a loro, insegnanti con vasta esperienza
del mondo della cultura delle arti, professionisti capaci di costruire dal nulla imprese editoriali, esperte di
materie legali ecc.
A noi sembra che ci sia molta più competenza nel Movimento Cinque e Cinque che nel gruppone di “politici
in carriera” e riciclati vari che da anni infestano l'amministrazione cittadina.
Di sicuro, i nostri candidati hanno una dote che riscontriamo in pochi altri: in questa impresa ci stanno
mettendo il cuore.

14. Lasciamoci con una promessa per i livornesi, qualcosa di cui ti senti sicuro al 100%, un cavallo di battaglia o qualcosa di sorprendente. Jacopo e il M5 e 5 promettono che, se dovessero entrare in consiglio comunale...

L'unica promessa che il Movimento Cinque e Cinque si sente di fare è che queste elezioni saranno solo il
primo passo di un lungo percorso. Che da Livorno si allargherà a tutta la Toscana e al resto d'Italia. Perché il desiderio di cambiare IL MODO di fare politica è ormai generale.

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