Verso le elezioni 2014: IDV, Romano "Noi coerenti e copiati dal M5S"



1. Bentornato su Immaginando Livorno, Andrea!  Siamo ormai a ridosso delle elezioni, come sta procedendo la campagna?

Per noi non c'è molta differenza tra la campagna elettorale e gli altri giorni dell'anno: in questi anni i cittadini ci hanno sempre trovato in piazza e sulla stampa, a rendere conto del nostro impegno nelle istituzioni e ad ascoltare le loro proposte e proteste. Cosa che non si può dire per tutte le varie liste più o meno improvvisate: molti ora sono a caccia di voti, ma domani spariranno di nuovo dalla circolazione.

2. Partiamo dal principio, qual e' la tua storia? Chi e' Andrea Romano?

Sono un 37enne che lavora come funzionario contabile e amministrativo, dopo aver fatto il precario e il pendolare, orgoglioso di vivere del mio lavoro e non di politica. La politica per me è sempre stata un hobby, una passione, ed è giusto che resti tale: sostengo a spada tratta il ricambio nelle istituzioni, mi piacerebbe che a rotazione tutti i cittadini si impegnassero in politica, per evitare la formazione di caste, ceti e incrostazioni di potere.

3. Veniamo al programma. Quello di ora e' un periodo pieno di slogan e promesse. Cosa distingue, a livello locale, IDV dalle altre liste secondo te?

Due cose importantissime ci distinguono dagli altri: una è la credibilità, perché solo noi in questi anni abbiamo pagato un prezzo salato in termini di potere e di incarichi per rispettare le promesse elettorali, mentre gli altri possono solo promettere di fare altrettanto, rinunciando alle poltrone se fosse necessario, ma chi garantisce che poi al momento buono non si lasceranno tentare? La seconda cosa che ci distingue dagli altri è la concretezza: la gente giustamente è esasperata e tante liste possono dare uno sbocco inutile alla protesta, mentre noi offriamo qualcosa in più: cambiare per davvero in una prospettiva di governo reale.

4. Livorno cavalca le classifiche dei principali indici negativi: disoccupazione, deflazione, chiusura degli esercizi commerciali, ma anche infezioni da HIV e numero di sfratti. Qual e' la ricetta di IDV per porre rimedio a questa ecatombe economica e sociale?

Puntiamo soprattutto sulla green economy, che nelle economie più avanzate come USA e Germania ha creato centinaia di migliaia di posti di lavoro. Un distretto del riciclo e uno delle energie rinnovabili sarebbero una manna per Livorno, oltre a risolvere anche il problema dell'impatto ambientale. Per non parlare dei servizi pubblici, come trasporti e acqua. Abbiamo progetti che consentirebbero di abbassare la tariffa di acqua ed energia non solo per le famiglie, ma anche per le imprese. Due esempi? Il collegamento del depuratore al porto per la fornitura di acqua industriale e l'installazione di centrali eoliche kitegen.

5. E' pensabile trovare una soluzione locale senza l'appoggio diretto delle istituzioni regionali e nazionali? 

Diciamo che l'appoggio del governo e della regione può rendere le cose molto più facili, ma ci sono tanti comuni che rimboccandosi le maniche e applicando buone idee stanno affrontando la crisi in maniera più che soddisfacente. Gli appoggi vanno cercati e trovati, ma la loro mancanza non può essere nel frattempo una scusa per non fare niente.

6. Livorno aveva uno dei porti più importanti d'Europa, ma dagli anni '80 ad oggi il declino e' stato inesorabile. Cosa propone IDV sull'argomento? Quali i passi necessari per una ripresa stabile e duratura?

A parte le questioni tanto importanti quanto banali (escavi, sviluppo a mare, collegamenti, zonizzazione, ecc.) per noi è necessario anche offrire alle banchine acqua ed energia a prezzi agevolati, tornando alla green economy, oltre a sviluppare una sinergia importante con la città per quanto riguarda il turismo crocieristico.

7. In caso di ingresso a Palazzo Vecchio, come pensate di gestire la questione delle aziende municipalizzate e le relative nomine?

All'AAMPS promuoviamo il nome di Raphael Rossi, già coinvolto grazie a noi sul progetto di raccolta porta-
Andrea Romano
a-porta: giovane manager diventato celebre per le sue coraggiose denunce contro la corruzione e per aver risolto in modo virtuoso varie situazioni complicate in giro per il paese. Grazie alla sua oculata gestione potremmo anticipare il calo della tariffa. Per l'ASA ho proposto che il presidente venga scelto dal prossimo sindaco in una rosa di nomi promossa da un tavolo partecipativo tra associazioni dei consumatori e rappresentanti dei lavoratori. Mi pare un metodo valido anche per il trasporto pubblico.

8. A Livorno si assiste da anni ad una fuga verso l'ASL di Pisa, con relativi costi di compensazione per quella labronica, finendo per impoverire l'azienda locale e alimentare questo circolo vizioso. Come risolvere la situazione? Qual e' la vostra posizione circa il nuovo ospedale? E' poi tutta li' la questione o c'è altro su cui focalizzare l'attenzione? 

Promuoviamo da tempo una fusione di Livorno con l'ASL universitaria di Pisa, o almeno un maggior coordinamento, perché la regione smetta di trasferire reparti e servizi a Pisa e continui invece a servire sul proprio territorio i livornesi. Non si può risparmiare su questo aspetto ma su molti altri, a partire dal numero dei dirigenti sanitari, dalle spese per le "fughe", agli sprechi nelle forniture, fino al problema dell'intramoenia (utilizzo delle strutture pubbliche per prestazioni private) e quindi delle liste d'attesa. L'ospedale nuovo ha un senso solo se potenzia i servizi, non come pretesto per ridurli a vantaggio di Pisa.

9. Livorno ha un suo patrimonio artistico di rilievo, seppur dimenticato e quasi sepolto da polvere, macerie ed incuria, come ridare lustro alla città? Avete un'idea su dove trovare eventualmente i capitali per restituire alla città i suoi monumenti storici, quali ad esempio le fortezze e le terme del corallo? Qual e' e quale sarà il vostro rapporto con le decine di associazioni culturali presenti sul territorio?

La nostra prima proposta è quella di creare un unico ufficio di coordinamento per l'offerta culturale, museale, enogastronomica, musicale, ecc. in stretto collegamento con il flusso turistico gestito dalla Porto 2000. Poi dobbiamo rilanciare gli scambi museali con Firenze e la Toscana in generale: prestino le loro opere d'arte per mostre temporanee fruibili dai livornesi e dai turisti che non possono o vogliono spostarsi per centinaia di chilometri. Venendo alle nostre ricchezze, per valorizzarle servono buone idee e imprenditorialità: cominciamo a far pagare anche un modesto biglietto per visitare le fortezze, per entrare ad Effetto Venezia ecc. così cominceremo ad avere quattrini per la riqualificazione ed il rilancio. Le associazioni devono essere più coinvolte nella gestione diretta di parchi, monumenti ed eventi.

10. A Livorno sembra essersi persa l'identità tipica delle città toscane. Pensate sia possibile recuperarla? Se si, come?

Livorno è da tempo una città toscana un po' atipica, a causa dei profondi cambiamenti verificatisi nel dopoguerra (ricostruzione e industrializzazione): riscoprire la propria storia e costruire tante iniziative è il punto di partenza per rientrare nel circuito della Toscana che punta sul turismo e la cultura.

11. Come pensate di rendere la città più attrattiva per l'imprenditoria? 

La bacchetta magica non c'è, le imprese chiedono allo Stato meno tasse e più accesso al credito, mentre al Comune spetta il compito, secondo noi, di predisporre un buon piano urbanistico e una rete di servizi attrattiva: connettività, trasporti pubblici efficienti a partire da una tramvia urbana (idea che adesso ci stanno copiando anche i grillini), tariffe eque nei servizi pubblici e taglio della burocrazia locale.

12. La vostra lista appoggia il candidato sindaco del PD Marco Ruggeri. Qual e' la novita' che viene proposta rispetto all'amministrazione precedente? Avete avuto rassicurazioni circa il vostro ruolo in un'eventuale giunta di centro-sinistra?

Non trattiamo mai posti, ma progetti e idee. Per quanto ci riguarda, per fortuna, non c'è nessuna novità rispetto all'amministrazione precedente: IDV continuerà a chiedere programmi innovativi e concreti, lavorando per la loro realizzazione e sollevando critiche e polemiche ogni volta in cui qualcuno si dimenticasse di rispettare le promesse elettorali.

13. L'ultima volta, con il PD, non e' andata bene. Spesso e' stato accusato di cose poco lusinghiere proprio da IDV, vedasi caso Limoncino ed inceneritore, perche' questa volta dovrebbe andare meglio, considerando che i nomi sono pressoché gli stessi?

Non saremmo mai tornati a sederci al tavolo del centrosinistra se prima non avessimo chiesto ed ottenuto, dopo aver combattuto per mesi, importanti segnali di cambiamento: il nefasto progetto del mega-inceneritore è stato eliminato dal piano dei rifiuti, la velenosa centrale a biomasse è finita nel dimenticatoio, mentre è già partita la raccolta differenziata porta-a-porta in vari quartieri della città, primo passo fondamentale per il ribaltamento totale delle politiche ambientali che abbiamo contestato in questi anni al PD.

14. Parliamo delle elezioni: vi sentite realisticamente in grado di entrare in consiglio? 

Noi offriamo agli elettori qualcosa in più rispetto a molte altre liste, gente che non si è mai vista in cinque anni o che si è limitata ad urlare e che adesso promette miracoli. Siamo fiduciosi, saranno premiate la coerenza del nostro comportamento e la concretezza delle nostre proposte.

15. Lasciamoci con una promessa per i livornesi, qualcosa di cui ti senti sicuro al 100%, un cavallo di battaglia o qualcosa di sorprendente. Andrea Romano e IDV promettono che, se dovessero vincere le elezioni....

Il cosiddetto dibattito elettorale è già pieno di proposte sorprendenti, più in senso negativo che positivo. IDV si è comportata in modo positivamente sorprendente in questi anni, lasciando assessorati e poltrone pur di tener ferme le proprie promesse elettorali. Altrettanto sorprendentemente, almeno per come funziona la politica di solito, abbiamo intenzione di mantenere gli impegni ad ogni costo anche stavolta.

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