"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie" diceva Ungaretti. Parafrasando (e mi scuso intellettualmente) l'illustre poeta si può dire che queste elezioni sono state l'autunno per la foglia "Sel Livorno". E che autunno direi. Un crollo su tutti i fronti, un risultato imbarazzante oltre ogni limite, una figuraccia che dovrebbe far riflettere tutta la dirigenza del partito di Vendola, fino alle alte sfere del Nazionale.
Ma i presupposti c'erano tutti già da tempo. A cominciare dalla scelta scellerata di apparentarsi ad un PD che vedeva tra gli avversari, oltre che il M5S, anche un listone come Buongiorno Livorno che si capiva fin da subito avrebbe dato filo da torcere. In questo scenario Sel ha deciso di abbandonare la sua tradizione di sinistra per appoggiare una lista che, di sinistra, non aveva niente.
Ben mi ricordo quando a pochi giorni dalle elezioni ho incrociato per caso la "truppa" di Sel intenta a fare volantinaggio. Ho avuto l'occasione di scambiare due chiacchiere con alcuni attivisti (eta' media 60 anni) e con Roberto Ida' e alle mie domande sul programma, su molti punti avverso al quello del PD, la risposta univoca e' stata "Abbiamo un accordo politico col PD", un mantra che si ripeteva ogni qual volta le mie domande facevano emergere una contraddizione. E' in questa frase che si racchiude l'immagine di Pandora che apre il vaso regalatole da Zeus. L'accordo politico dovevano farlo con gli elettori, non col PD! E gli elettori hanno chiarito oltre ogni dubbio, se ce ne fosse ancora bisogno, che la sinistra a Livorno si chiama Buongiorno Livorno.
Ma le gaffe non si sono limitate alla scelta di apparentamento elettorale. Tutta la storia di Sel Livorno e' contornata di errori macroscopici, a partire dalla scelta scellerata di abbandonare completamente la giovanile del partito relegandola sempre più al ruolo di soprammobile, nonostante al suo interno ci fossero molti giovani preparati e disposti a dedicare passione e tempo al progetto. Giovani che avevano addirittura dato alla compagine livornese un ruolo nazionale, giovani che avevano creato un documento programmatico che e' stato preso pari pari dal nazionale per fare la campagna elettorale per le europee, facendo raggiungere alla lista Tsipras il tanto agognato quorum.
E anche qui, se si parla di lista Tsipras, si apre un altro polverone. A Livorno la lista europea ha preso il 7,6%, un dato che e' quasi il doppio di quello nazionale. E senza fare torto a nessuno si puo' dire che la lista Tsipras in Italia era SEL. La stessa che a Livorno prende un misero 1,78%. In sintesi, se Tsipras ha preso 6.226 voti, Sel ne ha presi solo 1.491, ovvero il 24%. Dato che dimostra ancora di più come l'elettore abbia abbandonato la compagine di Vendola in maniera molto punitiva.
E se e' vero che Sel cala un po' ovunque in Italia, e' anche vero che Livorno e' il fanalino di coda, senza mezzi termini, ecco alcune slide per farsi un'idea:
Addirittura a Bergamo, città notoriamente di destra, Sel riesce a fare meglio.
Ma la cosa che fa strabuzzare gli occhi e fa cadere ogni dubbio sono le recenti dichiarazioni del Segretario di Sel Livorno, Andrea Ghilarducci, che chiede a Buongiorno Livorno di sostenere il PD al ballottaggio, dimostrando di non aver capito niente ne' di Buongiorno Livorno ne' di quello che gli elettori hanno espresso nell'urna.
Ma i presupposti c'erano tutti già da tempo. A cominciare dalla scelta scellerata di apparentarsi ad un PD che vedeva tra gli avversari, oltre che il M5S, anche un listone come Buongiorno Livorno che si capiva fin da subito avrebbe dato filo da torcere. In questo scenario Sel ha deciso di abbandonare la sua tradizione di sinistra per appoggiare una lista che, di sinistra, non aveva niente.
Ben mi ricordo quando a pochi giorni dalle elezioni ho incrociato per caso la "truppa" di Sel intenta a fare volantinaggio. Ho avuto l'occasione di scambiare due chiacchiere con alcuni attivisti (eta' media 60 anni) e con Roberto Ida' e alle mie domande sul programma, su molti punti avverso al quello del PD, la risposta univoca e' stata "Abbiamo un accordo politico col PD", un mantra che si ripeteva ogni qual volta le mie domande facevano emergere una contraddizione. E' in questa frase che si racchiude l'immagine di Pandora che apre il vaso regalatole da Zeus. L'accordo politico dovevano farlo con gli elettori, non col PD! E gli elettori hanno chiarito oltre ogni dubbio, se ce ne fosse ancora bisogno, che la sinistra a Livorno si chiama Buongiorno Livorno.
Ma le gaffe non si sono limitate alla scelta di apparentamento elettorale. Tutta la storia di Sel Livorno e' contornata di errori macroscopici, a partire dalla scelta scellerata di abbandonare completamente la giovanile del partito relegandola sempre più al ruolo di soprammobile, nonostante al suo interno ci fossero molti giovani preparati e disposti a dedicare passione e tempo al progetto. Giovani che avevano addirittura dato alla compagine livornese un ruolo nazionale, giovani che avevano creato un documento programmatico che e' stato preso pari pari dal nazionale per fare la campagna elettorale per le europee, facendo raggiungere alla lista Tsipras il tanto agognato quorum.
E anche qui, se si parla di lista Tsipras, si apre un altro polverone. A Livorno la lista europea ha preso il 7,6%, un dato che e' quasi il doppio di quello nazionale. E senza fare torto a nessuno si puo' dire che la lista Tsipras in Italia era SEL. La stessa che a Livorno prende un misero 1,78%. In sintesi, se Tsipras ha preso 6.226 voti, Sel ne ha presi solo 1.491, ovvero il 24%. Dato che dimostra ancora di più come l'elettore abbia abbandonato la compagine di Vendola in maniera molto punitiva.
Addirittura a Bergamo, città notoriamente di destra, Sel riesce a fare meglio.
Ma la cosa che fa strabuzzare gli occhi e fa cadere ogni dubbio sono le recenti dichiarazioni del Segretario di Sel Livorno, Andrea Ghilarducci, che chiede a Buongiorno Livorno di sostenere il PD al ballottaggio, dimostrando di non aver capito niente ne' di Buongiorno Livorno ne' di quello che gli elettori hanno espresso nell'urna.
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