Livorno incivile: ma la vogliamo veramente così? Organizziamoci!

Foto da Quilivorno.it
Livorno soffre e questo e' un dato di fatto. La malattia di cui e' affetta si chiama "scarso senso civico", per non dire assente. Mettiamo da parte le ipocrisie, il vizio dello "scaricabarile" sistematico e assumiamoci le nostre responsabilità. A Livorno (purtroppo piu' che in altre citta') sembra essere assente il principio secondo cui il cambiamento deve cominciare dalle proprie abitudini quotidiane. Si vedono cartacce ovunque, bidoni della spazzatura ricolmi e putrescenti, scritte prive di qualsiasi valenza artistica sui monumenti e su ogni muro della citta', prati adornati da bottiglie, buste, brick di estahe; facciate annerite, con calcinacci logori e pericolanti. Ad uno sguardo attento, magari dal punto di vista dello "straniero", Livorno appare in tutta la sua desolante inciviltà. Perche' siamo arrivati a questo punto? Ma vogliamo davvero che Livorno rimanga cosi'? Non abbiamo un minimo di orgoglio? Personalmente ho cambiato il mio modo di relazionarmi alla citta', cominciando a prendermene cura in prima persona, ma mi piacerebbe che ci fosse un cambiamento da parte di tutti, uno scatto d'orgoglio che vada a reprimere l'ipocrisia dilagante. Ipocrisia che tutti i giorni si legge sui giornali o si sente al bar: il livornese punta sempre il dito contro l'amministrazione, magari appena dopo aver aperto il suo pacchetto di sigarette e averne gettato la plastica al vento, non e' mai colpa nostra ma sempre di qualcun altro. L'Aamps e' la vittima sacrificale, l'azienda inetta ed inefficiente, quella che non pulisce mai le strade. Eppure se prendessimo per buona questa ipotesi sarebbe ancora piu' logico adoperarsi in prima persona per far si' che la "mole" di lavoro per l'azienda partecipata si riducesse visibilmente. Non servono camionette ne' grossi sacchi neri, basta una sola qualita', il senso civico. Come si fa a dire di amare una citta' se poi ci si rende direttamente responsabili del suo degrado?

Ho avuto la grande, grandissima fortuna di viaggiare molto nella mia vita e basta viaggiare verso nord per pochi chilometri per vedere realta' molto diverse dalla nostra, non serve arrivare nel nord Europa dove sembra di essere in un futuro lontano 100 anni. Cosa ci differenzia da loro? Non siamo geneticamente diversi, non veniamo da un altro pianeta e non abbiamo handicap fisici. Il famoso "pisa merda" stona sempre di piu', visto che la colorita espressione si addice molto piu' alla qualita' del nostro decoro urbano. E mentre noi livornesi ci infervoriamo contro le varie personalita' a Pisa vediamo un centro ordinato, pulito, pieno di turisti e assistiamo ad eventi internazionali con temi quasi paradossali come il Mare.

Ma la malattia civica di Livorno non si esaurisce con l'abitudine della "cartaccia per terra", si fregia altresi' di altre "qualita'", basti vedere lo stile di guida dei nostri concittadini. Ogni giorno ci giungono notizie di incidenti mortali, di adolescenti alla guida fermati con tassi alcolemici degni di un minatore russo. Ma la colpa e' sempre dell'amministratore di turno, di quella rotatoria che ieri non c'era e non si puo' pretendere che mi abitui da un giorno all'altro. Del fatto che su una strada con limite a 50 si vada almeno a 90 non parla nessuno. Perche' io sono io e voi non siete....

Questa subcultura deve avere i giorni contati. E solo su questo punto il dito contro l'amministrazione, che nonostante questi problemi siano noti da decenni non ha fatto quasi niente. Si preferisce calarsi le braghe per qualche voto in piu', piuttosto che imbastire una campagna di sensibilizzazione a tutto tondo. Per questo vorrei che fossero i cittadini i primi educatori, tramite l'istituzione di un gruppo organizzato di educatori civici, che periodicamente (e non una volta l'anno) e in maniera ben riconoscibile, si curino di dare il buon esempio.
Se si trovassero 100 persone in tutta la città che a turno si occupassero di ripulire i portici di via Grande, di fare banchetti informativi sulla raccolta differenziata, sullo stato dei nostri monumenti, sull'educazione stradale, sui rischi dell'alcool alla guida e su tutte le tematiche di "educazione civica" sono convinto che l'amministrazione si farebbe influenzare e che i cittadini apprezzerebbero molto, portando ad un lento ma graduale miglioramento delle condizioni della città.

Chiunque fosse interessato all'iniziativa e' pregato di rendermelo noto, mandandomi un messaggio con nome e recapito per organizzare la cosa. Se conoscete un'associazione che si occupi di cose del genere vi prego inoltre di segnalarmela, sara' mia cura contattarle e renderle partecipi.

Per motivi di privacy vi chiedo si di commentare liberamente sul blog, ma di inviarmi i vostri recapiti mail o telefonici alla posta privata della mia pagina facebook: Giulio Nicolai

Per le adesioni dirette prego unirvi al gruppo facebook "Educatori Civici Livorno"

Al momento le adesioni sono le seguenti:

16/10/13

1) Giulio N.
2) Francesca T.
3) Sara T.

17/10/13

4) Andrea M.
5) Andrea L.

18/10/13

6) Katy F.
7) Giancarlo M.
8) Fabiano F.

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