La Livorno che vorrei

Fotografia di "Angelica Foto"
La Livorno che vorrei:

- Una città  in cui il pagamento del suolo pubblico non sia un guinzaglio (o un cappio) attorno al collo dei commercianti. Rivedrei quindi questo strumento in modo tale che qualsiasi iniziativa, anche commerciale, che dia alla città  visibilità  o che dia un contributo significativo alla cultura di Livorno, possa essere svolta in maniera gratuita e solo previa comunicazione alle autorità competenti.

- Una città' che torni a misura d'uomo, che si riappropri del proprio centro storico, tramite l'istituzione continuata di giornate a traffico limitato, in centro, ai soli mezzi pubblici.

-Una città che possa sfruttare finalmente le proprie bellezze, risolvendo l'annosa questione delle Fortezze, anche rivolgendosi a dei privati se necessario.

-Una città che esca dall'impasse "giovani contro residenti", che tramite la riqualificazione di aree malamente sfruttate, possa tornare ad assere appetibile per gli investitori e contemporaneamente attirare turismo locale e straniero. Ad esempio con la riqualificazione dei Fossi, tramite la costruzione di una passerella a mare e la concessione trentennale delle cantine murate e/o inutilizzate a privati, che tramite un piano d'azione in concerto col comune, possano trasformare i fossi in quello che sono nati per essere: un luogo di aggregazione e scambio, dove in luogo della merce si "venda" cultura ed utilità sociale.

-Una città che punti sul lavoro, che abbia il coraggio di ridurre le imposte o adottare sgravi (laddove sia possibile) verso tutte quelle attività che assumano o che siano direttamente nate grazie a giovani imprenditori.

-Una città che cominci a valorizzare le proprie eccellenze, istituendo festival musicali dedicati ai gruppi emergenti (Livorno vanta il primato nazionale).

-Una città che vada a riscoprire la sua natura di luogo multiculturale, avendo una forte componente cristiana, ebraica e musulmana, istituendo un festival annuale sulla
MultiCulturalità, dando visibilità nazionale all'evento. 

-Una città che faccia di tutto per mantenere l'attività portuale e massimizzare la resa della recente vocazione crocieristica, che non sia solo punto di partenza e di arrivo, ma anche snodo cruciale per il turismo regionale che, insomma, non rimanga solo porta d'accesso ma anche luogo di interesse.

-Una città che valorizzi il suo meraviglioso lungomare, sopratutto ove esso si insinua con piccoli sentieri e ampi spazi verdi nelle zone di Antignano. Dispiace vedere tale bellezza lasciata al caso, senza un piano di valorizzazione commerciale e turistica.

-Una città in cui siano rivisti i compensi dei dirigenti comunali, in modo che siano progressivi e legati ai risultati raggiunti.

-Una città che faccia di "Effetto Venezia" un punto focale dell'estate della costa toscana e che levi da questo evento l'atmosfera sempre più decisa di festa paesana. Effetto Venezia deve diventare un appuntamento imperdibile per artisti, commercianti ed istituzioni di tutta la regione, oltreché per i livornesi ed i turisti.



[continua...]


E voi? Che Livorno immaginate?

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